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sabato 24 agosto 2013

Abbiamo creato l'ultimo nucleo d'api di questa stagione apistica

Ci siamo sentiti l'ultima volta il giorno 11 agosto 2013, ovvero 13 giorni fa.. In questo periodo di tempo sono accadute alcune cose interesanti che mi accingo ora a raccontarvi..

Ci eravamo lasciati con 2 nuclei nell'apiario "distaccato" e con l'arnia nr. 01 (rossa) + un nucleo al posto dell'arnia 02 -gialla- nell'apiario originario.

Domenica scorsa, 18 agosto, abbiamo approfittato dell'ottimo stato di salute dei due nuclei siti nell'apiario distaccato per dar vita ad un ulteriore nucleo d'api. Come di consueto abbiamo prelevato 2 telaini con covata da ciascuno dei 2 nuclei ed abbiamo posizionato detti telaini in un nuovo nucleo in polistirolo da 6 favi. Nei due posti liberi (quelli laterali) abbiamo inserito 2 telaini da nido dotati di solo foglio cereo.
Naturalmente tra i due favi centrali abbiamo posizionato la gabbietta contenente l'ape regina. Si tratta di una regina nata quest'anno e dunque contrassegnata da un "bollino" di colore rosso, come da convenzione.

Questa operazione oltre che utile per via del fatto che ci permette di creare una nuova famiglia di api, che sarà pronta per la prossima primavera 2014, era necessaria perchè le api all'interno dei due nuclei originari erano ormai veramente troppe.

Maggiore spazio significa migliore qualità di vita delle api all'interno dell'alveare e minori probabilità che l'alverare venga indebolito dalle malattie apistiche (ad esempio l'acaro varroa).

Il nuovo nucleo è stato portato a circa 3 km e mezzo di distanza dal luogo d'origine, in un nuovo sito che abbiamo deciso sarà, per ora, quello in cui posizioneremo le famiglie che sinora abbiamo tenuto in aperta campagna.

Già da ora quindi terremo quali siti apistici il cosiddetto apiario distaccato per l'allevamento dei nuclei d'api e questo nuovo sito (vedasi foto poco sotto) per le famiglie di api abitanti nelle arnie da 10 telaini.

L'apiario di campagna era molto scomodo, soprattutto perchè non riuscivamo a tenere sotto controllo le api come ci piacerebbe fare. Certo, un domai che avremo un numero elevato di alveari dovremo tornare sui campi però, ora come ora, preferiamo tenerle più vicine a noi (come è sia il nuovo sito sia l'apiario distaccato) per poterle controllare in maniera più accurata ed intervenire, al bisogno, in maniera più tempestiva.


Il sito del nuovo apiario


Il terzo nucleo appena posizionato nel nuovo sito


Ieri 23 agosto '13 abbiamo controllato che la regina inserita il 18 agosto nel nuovo nucleo si sia liberata dalla gabbietta che la conteneva.
Come si può vedere dai video poco sotto (nel terzo in particolare possiamo vedere in maniera molto chiara l'ape regina) essa è libera e cammina velocemente sui favi selezionando celle adatte alla deposizione delle uova.








A questo punto lasceremo che la Natura faccia il suo corso. L'ape regina deporrà le uova che fra 21 giorni sfarfalleranno (21 giorni è il tempo necessario perchè nasca un'ape operaia dal momento della deposizione al giorno dello sfarfallamento). Pian piano il nucleo si rinforzerà, aumentando il numero delle api in esso contenuto, preparandosi così all'inverno in maniera adeguata.

Per finire ieri sera, verso le ore 20:30, ci siamo recati in campagna; ci siamo accertati che tutte le bottinatrici fossero tornate all'alveare ed abbiamo abbiamo trasferito l'arnia nr. 01 e il nucleo "ex arnia nr. 02" nell'apiario "distaccato", dismettendo così definitivamente, almeno per il momento, l'apiario sito in aperta campagna.

La situazione ora è quindi questa:

- Apiario distaccato: 4 nuclei da 6 telaini ciascuno + 1 arnia da 10 telaini
- Nuovo apiario: 1 nucleo.

Al prossimo post!

Alessandro


domenica 11 agosto 2013

La regina è libera e depone nel nuovo nucleo (ex arnia nr. 02)

Stamattina ci siamo recati in apiario alle 10:30. La giornata è calda ma, diversamente dagli ultimi giorni, l'umidità non è a livelli molto elevati.

Volevamo capire se la regina, inserita esattamente una settimana fa all'interno del nucleo creato per sostituire l'arnia gialla (nr. 02), si era liberata dalla gabbietta in plastica che la conteneva e, se così, se era stata accettata dalle api presenti.
Come si può vedere dal video poco sotto tutto è andato bene. La regina è libera e sta regolarmente deponendo le uova all'interno delle celle dei favi. E' quindi stata accettata ed ora ci attendiamo un regolare e costante sviluppo di questa famiglia.




Abbiamo controllato anche l'arnia nr. 01 (rossa) ed abbiamo constatato che tutto sta procedendo per il meglio anche in questo caso.
Le scorte non mancano, sia per quanto riguarda il miele sia per il quanto concerne il polline ed abbiamo covata in buona quantità. Abbiamo individuato anche la regina.

Per la prima volta, purtroppo, abbiamo constatato la presenza dell'acaro varroa sul dorso di alcune api presenti all'interno dell'arnia nr. 01.
Non ci stupiamo perchè la varroa è un acaro diffusissimo quasi ovunque e quindi anche nel nostro Paese, però è una notizia che ci deve far rimanere con le antenne diritte.
Verso fine mese/primi di settembre procederemo probabilmente ad un trattamento a base di acido ossalico (acido organico che può essere utilizzato anche nell'apicoltura biologica) che consentirà di abbattere la quasi totalità delle varroe presenti.




Al prossimo post!

Alessandro

domenica 4 agosto 2013

Riduzione a nucleo dell'arnia nr. 02 (parte seconda)

Come preannunciato ieri, oggi 4 agosto 2013 abbiamo inserito in un'arnia in polistirolo da 6 favi (nucleo) due telaini di covata opercolata prelevati dal nucleo nr. 2, che avevamo notato essere particolarmente forte, avendo 5 telaini di covata su 6.
Detti telaini sono stati posizionati al centro del nuovo nucleo ed in mezzo ad essi una gabbietta contenente una nuova ape regina.

Ecco il video che si riferisce a questa prima parte di operazione...




A fianco di questi due telaini centrali abbiamo inserito due telaini di scorte di miele con relative api che abbiamo prelevato dall'arnia nr. 02 -gialla-. Infine, a completamento del nucleo abbiamo posizionato ai lati altri 2 telaini in parte di scorte ed in parte vuoti (ma con favo completamente costruito) sempre prelevati dall'arnia gialla.

Ecco il video relativo a questa seconda parte dell'operazione...



Detta arnia nr. 02 -gialla- è stata quindi liberata completamente dalle api residue -che hanno fatto ben presto ritorno all'alveare (ora il nuovo nucleo) che abbiamo posizionato esattamente nella stessa posizione dell'arnia gialla.



L'arnia in questione era popolata da 10 telaini, 4 dei quali sono stati re-inseriti nel nuovo nucleo. Per quanto riguarda i rimanenti 6 telaini, 2 di essi (contenenti una discreta quantità di scorte di miele) sono stati inseriti nel nucleo 2, al posto dei due telaini di covata oggi prelevati.

I rimanenti 4 telaini dell"ex" arnia nr. 02 sono stati per ora messi a magazzino.

Abbiamo ora un'arnia (la nr. 01 -rossa-) + 1 nucleo (ex arnia 02 -gialla-) nell'apiario originario e 2 nuclei nel "distaccamento".



Come detto nel post di ieri contiamo di realizzare un ulteriore nucleo d'api fra una decina di giorni.

Al prossimo post!

Alessandro

Le api operaie

Le api operaie sono la vera e propria forza lavoro dell'alveare. Ancora una volta ciò che colpisce è l'estrema organizzazione necessaria per lo svolgimento dei diversi compiti, indispensabili perchè la vita della famiglia prosegua secondo le regole stabilite da Madre Natura.

L'ape operaia, dal momento in cui la regina depone l'uovo, impiega 21 giorni per nascere (tecnicamente per sfarfallare). Dallo sfarfallamento la vita media dell'operaia è di 40-50 giorni, fatto salvo il periodo invernale in cui la durata della vita delle operaie è maggiore proprio per permettere alla famiglia di passare l'inverno.
 

 
L'ape operaia, a differenza della regina che si nutre di sola pappa reale per l'intera sua vita, si ciba di miele e polline.

Le operaie svolgono all'interno dell'alveare molteplici compiti, tutti necessari per la sopravvivenza del “superorganismo”, e tali attività sono diverse a seconda dell'età dell'ape.

In particolare, dalla nascita e per i primi 5 giorni di vita le operaie si occupano della pulizia delle celle del favo, di tenere riscaldata la covata e, verso la fine di questo micro-periodo, di nutrire per mezzo di miele e polline, le larve adulte.

Dal 6° al 13° giorno le nostre operaie continuano a nutrire le larve ma in questo periodo accudiscono quelle più giovani, fornendo loro la pappa reale, sostanza interamente di origine animale secreta da particolari ghiandole delle api operaie in questo periodo della loro vita.
In questo micro-periodo le operaie, essendo in grado di produrre pappa reale, si occupano anche della nutrizione dell'ape regina.
Infine si occupano dell'immagazzinamento del cibo -miele e polline- nelle celle dei favi.

Dal 14° giorno e sino al 21° si occupano della costruzione dei favi in cera (la cera viene secreta dalle ghiandole della cera) e della ventilazione dell'alveare.

Personalmente questa attività è quella, tra le tante poste in atto dalle api, che mi stupisce di più per via dell'ingegno che essa comporta.
Le api ventilatrici, sbattendo le ali, generano movimento d'aria e questa attività è di fondamentale importanza nel periodo estivo quando la calura di fa sentire ed allora è particolarmente difficile mantenere costante la temperatura all'interno dell'alveare.

Tra un'attività e l'altra le api operaie iniziano con i primi voli di orientamento all'esterno. Negli ultimi giorni di questo periodo di vita le operaie si occupano della sicurezza dell'alveare poiché divengono api guardiane.
Esse si posizionano tipicamente sul predellino di volo o comunque nei pressi dell'ingresso e controllano chi entra. Questo per evitare naturalmente che possano entrare insetti nemici ed anche per evitare che entrino altre api non appartenenti alla loro famiglia.
I fuchi possono entrare in qualunque alveare; le guardiane li lasciano passare. Essi infatti, essendo maschi, sono portatori di materiale genetico potenzialmente necessario per la vita ed allora possono entrare in qualunque alveare liberamente.

Dal 22° giorno e sino al termine della sua esistenza l'ape operaia diviene bottinatrice; essa si occupa dunque di raccogliere (per l'appunto bottinare) il polline ed il nettare dai fiori, oltre alla propoli dalle gemme di alcuni alberi.

Le operaie, pur essendo tutte femmine, non depongono uova, essendo l'ape regina l'unica ad essere fecondata dai fuchi e dunque l'unica a poter generare nuova vita nell'alveare.
In verità capita talvolta che un'operaia si “elegga” allo status di regina ed inizi a deporre. Capita quando la famiglia diviene orfana e non viene allevata una nuova regina.
L'operaia in questione -detta regina fucaiola- non è però stata fecondata ed allora deporrà solo uova non fecondate, dalle quali nasceranno sempre e soltanto soggetti maschi (fuchi).

A mio avviso l'aspetto in assoluto più interessante della società delle api è quello per il quale migliaia di individui -le operaie-, anche 70/80.000 nel periodo di massima espansione della famiglia, svolgono diligentemente ed ordinatamente un gran numero di compiti, rispettando sempre ossequiosamente gli ordini impartiti -per mezzo dei feromoni- dal capo indiscusso della colonia, l'ape regina.

E tutto questo al fine di permettere la sopravvivenza e la proliferazione dell'intera famiglia e quindi della specie, che altrimenti non sarebbe possibile.
 
Al prossimo post!
 
Alessandro

sabato 3 agosto 2013

Riduzione a nucleo dell'arnia nr. 02

Ieri 2 agosto abbiamo visitato entrambi gli apiari (nuclei + arnie) verso le 17:30 – 18:00. Il caldo si fa sentire... L'umidità è ancora elevata e le fioriture scarseggiano.

Detto questo il nostro “cruccio” in questi giorni era la regina che avevamo inserito nell'arnia nr. 02. In effetti, pur avendo inserito insieme alla gabbietta contenente la regina anche due favi con abbondante covata, c'era il rischio che quel che restava di questa famiglia non accettasse neanche questa volta la nuova regina in quanto l'arnia era orfana da troppo tempo.

Questi spiacevoli presagi purtroppo si sono manifestati in tutta la loro realtà... La regina nell'arnia nr. 02 non c'è e non c'è conseguentemente nemmeno covata.

Ancora una volta non è stata accettata dalla famiglia “ospitante” (è già la seconda volta che ci succede da quando abbiamo subito la sciamatura) e adesso non abbiamo più la possibilità di mantenere queste api nell'arnia in questione.
Le api ivi presenti sono in larga misura molto anziane; le altre più giovani non sono molte e, come detto, la regina non viene accettata.

Abbiamo perciò deciso di “travasare” tutte le api presenti nell'arnia nr. 02 all'interno di un nucleo di polistirolo da 6 favi, 2 o 3 dei quali saranno di covata fresca ed opercolata proveniente da altre famiglie.
In questo nucleo inseriremo una nuova regina che questa volta dovrebbe essere accettata senza problemi poiché mischiamo api provenienti da alveari diversi, insieme a quelle provenienti dall'arnia nr. 02.

A primavera, se nel corso dell'inverno tutto andrà bene, trasformeremo il nucleo in arnia, cosa che faremo peraltro anche per gli altri 2 nuclei attualmente in essere.
L'operazione di travaso dall'arnia 2 al nucleo verrà effettuata domani 4 agosto '13.

Per quanto concerne invece l'arnia nr. 01 -rossa- abbiamo constatato una diminuzione dell'attività delle api al suo interno. Abbiamo 3 telaini di covata, tutta opercolata, e tantissime scorte di miele e polline (6 telaini) + un telaino in corso di costruzione.

In questo caso si tratterà di capire se, essendo in corso il mese di agosto -molto caldo e tradizionalmente quasi privo di fioriture-, l'ape regina abbia attuato un blocco naturale della deposizione, cosa che spesso accade, il che spiegherebbe l'assenza di covata fresca.
Saremo più precisi nei futuri post.

Un momento di riflessione va fatto anche sui 6 telaini di scorte, obiettivamente troppi.
Riteniamo che questa abbondanza di scorte, stimabili in 25% di polline e 75% di miele all'incirca, sia dovuta ad un nostro errore nella somministrazione dello sciroppo zuccherino.
Come ho scritto nell'ultimo post stiamo nutrendo le famiglie con sciroppo formato da acqua (1 parte) + zucchero (2 parti) -il tutto bollito- + limone (aggiunto a freddo).
Detta soluzione zuccherina ha lo scopo di “simulare” una fonte nettarifera e deve dunque essere somministrato in maniera costante e non troppo abbondantemente (meglio dunque tante volte ma poco ogni volta che tanto tutto in una sola volta); noi purtroppo, soprattutto per ragioni di tempo (che non è mai abbastanza!!), abbiamo alimentato troppo e le api, non potendo consumare tutto subito, hanno immagazzinato il tutto nei favi. Così facendo abbiamo di fatto ridotto lo spazio a disposizione per l'ovideposizione.
Chiaramente ne faremo tesoro per il futuro.

Riassumendo quindi:

  • domani 4 agosto '13 trasformeremo l'arnia nr. 02 -gialla- in nucleo.
  • Fra 10 -15 giorni dovremo creare un ulteriore nucleo.

In verità il terzo nucleo avremmo dovuto crearlo già questo fine settimana ma purtroppo il problema legato all'orfanità dell'arnia gialla ci ha portato alla decisione di rinviare l'appuntamento con il nuovo nucleo d'api.

Per finire, la visita ai 2 nuclei è stata assolutamente positiva. Nel nucleo 2 -il più recente- abbiamo 5 telaini con covata su 6. Nel primo nucleo abbiamo comunque 3 telaini di covata su 6.

Tutto sta procedendo quindi assolutamente bene per quanto concerne la “sezione” dell'apiario destinata alla crescita dei nuclei.

Ecco alcune immagini dai quali si vedono alcune fasi dell'ispezione dei nuclei 1 e 2.
 


Glomere di api formatosi davanti alla porta d'ingresso del nucleo nr. 2 nel corso della visita










Al prossimo post!

Alessandro