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domenica 27 luglio 2014

Abbiamo tolto i melari e creato gli ultimi 2 nuclei d'api 2014

E con oggi 27 luglio si chiude la nostra stagione apistica 2014, quantomeno per quanto riguarda la creazione di nuovi nuclei d'api.

In realtà non era nelle nostre idee dar vita a nuove colonie d'api però si sa, quando meno te l'aspetti... Ecco i fatti..

Stamattina avevamo in programma di togliere i melari dalle 4 arnie che l'avevano. Questo perchè nei prossimi giorni tratteremo gli alveari con l'acido ossalico gocciolato al fine di contrastare l'acaro varroa ed una corretta pratica di conduzione dell'apiario indica che i melari vanno sempre tolti prima di effettuare il trattamento.

Come già ho avuto modo di scrivere in alcuni precedenti post, abbiamo usato dei melari aventi la stessa dimensione del nido sottostante e, non avendo quest'anno intenzione di produrre miele per la vendita, non abbiamo usato l'escludi regina. L'ape regina era dunque libera di salire a melario per deporre le uova.

In effetti, ispezionando oggi i vari melari, abbiamo trovato una decina di favi di covata in vari stadi di sviluppo. Non avendo altre soluzioni abbiamo deciso di creare due nuclei da 6 favi ciascuno (4 di covata + due di scorte).

Purtroppo non avevamo a disposizione delle api regine già feconde per cui abbiamo creato questi nuovi alveari senza innestarvi l'ape regina.

Naturalmente questa scelta è rischiosa perchè effettuata il 27 luglio. Si consideri che la nuova regina, se tutto andrà secondo i piani, sfarfallerà verso il 18-20 agosto ma non è finita qui perchè a quel punto inizierà a deporre le uova che diventeranno nuove api operaie diverse settimane dopo.

In sintesi abbiamo creato due nuclei che probabilmente arriveranno ad affrontare l'inverno non al massimo della forza. D'altro canto però non avevamo alternative.

Ciò che possiamo fare per aiutare queste famiglie di api è nutrirle. Ad agosto non ci saranno tante fioriture così, per sopperire a tali mancanze, somministreremo dello sciroppo zuccherino. Vedremo a fine settembre come si presenterà la situazione..

Oggi intanto abbiamo notato una grande attività di importazione di polline da parte di tutti gli alveari. Moltissime api tornavano all'alveare con le cestelle delle zampe cariche di palline gialle! Ispezionando un po' i dintorni abbiamo visto che le api sono presenti sui fiori della Lagestroemia che, come si vede dalle foto scattate questo pomeriggio poco sotto, sono dotati di parecchio polline di colore giallo.

Ape bottinatrice su fiore di lagestroemia





Una volta creati, i due nuclei sono stati trasportati a circa 3 km di distanza dall'apiario d'origine e sono stati posizionati vicino a due altri nuclei che abbiamo creato (in quel caso con innesto di ape regina già fecondata) due settimane fa.

Ecco i nuclei...



Vi lascio con un video dei 4 nuclei della foto qui sopra in cui spiego l'attività svolta stamattina.

 


Al prossimo post!
Alessandro

lunedì 21 luglio 2014

Gran caldo.. Si nutrono i nuclei che hanno poche scorte e si affronta il problema dell'orfanità di un alveare

Gran caldo oggi 20 luglio... Nel pomeriggio, dentro la tuta, il sudore scendeva forte: fuori c'erano 36° ed un'umidità folle.

Nonostante questo clima però ci sono ancora delle fioriture apisticamente interessanti, prima fra tutte il trifoglio. In effetti la scorsa settimana le piogge sono scese abbondanti e ciò ha dato spinta alle piante e quindi alle fioriture.

Vedremo come proseguirà il mese di luglio ma ormai non ci possiamo attendere miracoli... Scivoliamo verso il mese di agosto che qui a nord est è sinonimo di pochi fiori e quindi poco cibo per le nostre api.



La visita di oggi è stata quindi improntata all'insegna dell'attenzione nei confronti delle scorte di miele presenti negli alveari.

Mentre le arnie hanno quasi tutte ancora il melario (e con esso quindi abbondanti scorte di miele), i nuclei -essendo tali- non hanno molto spazio per le scorte.

Ecco allora che ci siamo concentrati proprio sui nuclei ed abbiamo constatato che 3 di essi avevano in effetti poche scorte; non erano a secco intendiamoci ma considerando che tutti questi alveari posti su 6 favi evidenziavano moltissima covata, le scorte erano poche.

Negli altri nuclei invece abbiamo notato un buon equilibrio tra covata e scorte e, per questo motivo, non siamo intervenuti per mezzo della nutrizione di sostegno.

I nuclei con poche scorte invece sono stati aiutati somministrando loro sciroppo zuccherino.

Un problema che dovremo invece risolvere la prossima settimana è legato all'alveare (sempre un nucleo) che già 15 giorni fa avevamo visto essere privo di regina. In quell'occasione avevamo inserito un favo ricco di uova appena deposte per incentivare la colonia d'api ad allevare una nuova regina. Ad oggi non abbiamo visto nulla. Nè celle reali nè la regina, nè uova. Insomma nulla. Solo molte api (per fortuna.. Almeno questo) e molto miele.

Il prossimo fine settimana daremo nuovamente un'occhiata ma temiamo che quest'alveare sia orfano. Se così sarà innesteremo un'ape regina già feconda e, sperando che la colonia l'accetti, avremo risolto il problema.

Ci dà da pensare anche l'ultimo nucleo da noi creato senza innesto di ape regina. Sulla base dei nostri calcoli la regina avrebbe dovuto essere già nata e, tra oggi e domani avrebbe dovuto anche iniziare a deporre.
Oggi pomeriggio non abbiamo visto nè la regina nè le prime uova.

Le alternative sono 3: la famiglia è orfana; la regina è fuori per il volo nuziale oppure la regina è nell'alveare (e noi non l'abbiamo vista) e non ha ancora iniziato a deporre. Anche in questo caso trarremo le conclusioni il prossimo week end.

Nella peggiore delle ipotesi avremo 2 alveari orfani. Fortunatamente siamo ancora in una stagione in cui a tali problemi può essere posto rimedio, dal momento che c'è ancora disponibilità di api regine già fecondate.

Un problema del genere a settembre sarebbe irrisolvibile.

Il prossimo fine settimana sarà molto impegnativo in quanto dovremo verificare quanto sopra (presunta orfanità degli alveari) ed inoltre dovremo procedere al trattamento delle famiglie con acido ossalico gocciolato.

Prima di farlo però dapprima toglieremo i melari e poi verificheremo il livello di infestazione da varroa per mezzo del metodo dello zucchero a velo. Conto di fare un video dal quale si possano apprezzare le varie fasi di questo metodo, molto importante perchè ci permette di capire se il livello di infestazione da parte della varroa è preoccupante o meno.

Vi lascio con un paio di istantanee dell'apiario...

Questo nucleo inizia ad avere bisogno di spazio..


 Al prossimo post!

Alessandro

domenica 13 luglio 2014

Raggiunta quota 20 alveari, grazie all'innesto di due regine già feconde... Ma il difficile arriva adesso!

Giornata impegnativa ieri, quasi avventurosa oserei dire. Ritrovo in apiario ore 14:00. Il tempo, pur instabile, sembra tenere, così decidiamo di iniziare i lavori previsti ovvero:

1 - Spostamento delle api presenti in un nucleo particolarmente forte in una nuova arnia da 10 telaini (la nr. 09).
2 - Nutrizione di sostegno ad un altro nucleo che presentava la scorsa settimana poche scorte di miele.
3 - Controllo dell'esistenza di celle reali in un nucleo che la scorsa settimana si presentava orfano di regina.
4 - Creazione di 2 nuovi nuclei d'api, ciascuno composto di 5 telaini di covata/scorte prelevati dagli altri alveari dell'apiario, ed inserimento negli stessi di api regine già feconde.
5 - Spostamento di questi due ultimi nuclei in altro sito perchè quello attuale al momento non presenta la possibilità di aggiungere altri alveari per cause prettamente logistiche.

Così, dopo aver preparato delle braci ed averle inserite insieme a fieno e rosmarino nell'affumicatore, abbiamo iniziato la nostra visita.

Punto 1): spostamento delle api presenti in un nucleo particolarmente forte in una nuova arnia da 10 telaini (la nr. 09).

Questa attività era ormai diventata improrogabile. Il nucleo in questione si presentava ieri stra colmo di api. Tutti e 6 i telaini che lo componevano erano pieni di covata! Il miele di scorta era presente solo nelle corone superiori dei favi.
Abbiamo travasato api e favi nella nuova arnia nr. 09; arnia da noi realizzata dalla A alla Z nelle scorse settimane. In aggiunta ai 6 telaini che componevano il nucleo abbiamo inserito nell'arnia altri 2 telaini dotati di solo foglio cereo al fine di dar sfogo alla necessità di produzione di cera evidenziata dalle api. Osservando l'interno del nucleo infatti era palese la presenza di numerose e corpose strisce di cera, segno che le api stavano richiedendo a gran voce nuovo spazio.

2 - nutrizione di sostegno ad un altro nucleo che presentava la scorsa settimana poche scorte di miele.

In questo caso abbiamo somministrato sciroppo zuccherino preparato in settimana. Lo sciroppo è stato realizzato usando un rapporto di 1 lt di acqua e 2 kg di zucchero oltre ad abbondante succo di limone (necessario per l'innesco del processo di inversione dello zucchero).

3 - Controllo dell'esistenza di celle reali in un nucleo che la scorsa settimana si presentava orfano di regina.

Lo scorso fine settimana, in occasione della nostra visita in apiario, avevamo infatti notato che un nucleo (creato a suo tempo senza l'innesto della regina) che avrebbe dovuto presentare già una regina feconda, in realtà era palesemente orfano.
Tale nucleo era stato creato insieme ad altri 2 alveari ma, mentre questi 2 avevano già 1 telaino il cui favo era pieno di uova, segno che la regina c'era e stava deponendo, all'interno di questo nucleo non v'era traccia alcuna di uova e tantomeno della regina.
Qualcosa indubbiamente è andato storto. Abbiamo allora deciso, sabato scorso, di inserire in detto alveare orfano, un telaino pieno di uova prelevato da un altro alveare.
Ieri abbiamo controllato che vi fossero celle reali in questo favo e così effettivamente era. Abbiamo notato distintamente almeno 4 celle reali ben costruite. Ora non ci resta che attendere lo sfarfallamento della regina.

Sempre ieri abbiamo sostituito un telaino di questo nucleo con un altro, prelevato da altro alveare, dotato di moltissima covata opercolata.
Vogliamo infatti apportare api giovani perchè quelle presenti nel nucleo hanno ormai una certa età e potrebbe essere che non rimangano in vita sino a che la regina (che deve ancora nascere) avrà iniziato a deporre le uova.

4 - Creazione di 2 nuovi nuclei d'api, ciascuno composto di 5 telaini di covata/scorte prelevati dagli altri alveari dell'apiario, ed inserimento negli stessi di api regine già feconde.

Al fine di creare tali 2 nuclei abbiamo prelevato complessivamente 10 telaini di covata e scorte dagli altri alveari dell'apiario. Ciascun nuovo nucleo ha accolto 5 telaini oltre ad un foglio cereo da costruire.
Abbiamo quindi innestato tra i 2 favi centrali del nucleo una gabbietta contenente un'ape regina già fecondata. Tra 2-3 giorni la regina si libererà dalla gabbietta ed inizierà la sua attività di ovideposizione. Tali 2-3 giorni sono necessari perchè la nuova famiglia accetti la regina.

I primi 2 telaini del nuovo nucleo. In mezzo si vede la gabbietta gialla contenente la regina già fecondata

Ecco le gabbiette contenenti le regine

L'inizio del nuovo nucleo


Con questi ultimi due nuclei siamo arrivati a quota 20 alveari ed è probabile che per quest'anno ci fermeremo qui. La stagione infatti ormai avanza e noi dobbiamo permettere alle nuove famiglie di ingrandirsi e di presentarsi all'inverno -che sembra molto lontano ma così non è- in grande forza.
Solo così avremo molte speranze che esse lo superino senza difficoltà. Presentarsi con famiglie deboli o con poche api significa non arrivare a primavera.

Il nido dell'arnia nr. 05. Notevole il numero di api presenti in quest'alveare. Notevole anche la covata. Abbiamo prelevato un telaino di covata da inserire in uno dei due nuovi nuclei; tale telaino è stato sostituito con un foglio cereo (il terzultimo da destra nella foto)

Per questo motivo il nostro obiettivo, nei prossimi 2-3 mesi, sarà quello di rinforzare il più possibile le colonie d'api dal momento che andiamo incontro ad una stagione in cui le fioriture scarseggiano (agosto-settembre-ottobre).
In particolare tali ultimi 2 nuclei creati ieri riceveranno il prossimo fine settimana dello sciroppo zuccherino.

Sempre il prossimo fine settimana daremo corso al trattamento di tutti gli alveari con acido ossalico gocciolato. Ciò al fine di tenere sotto controllo l'inevitabile infestazione dell'acaro varroa destructor.

5 - Spostamento di questi due ultimi nuclei in altro sito perchè quello attuale al momento non presenta la possibilità di aggiungere altri alveari per cause prettamente logistiche.

L'apiario attuale ha una capacità di circa 40 arnie. Tuttavia per poter arrivare a tale capacità è necessario realizzare dei lavori (spostamento di piante essenzialmente) che faremo quest'inverno.

Nel frattempo abbiamo spostato gli ultimi 2 nuclei a circa 3 km di distanza dall'apiario originario. Questo luogo può ricevere altri 20 alveari.

Purtroppo il meteo non ci ha assistito fino alla fine e, proprio nel mentre posavamo i nuclei nella loro nuova postazione, abbiamo subito una doccia scrosciante!
Le porticine dei nuclei sono rimaste chiuse sino a stamane quando le abbiamo aperte permettendo alle api di uscire e di ambientarsi in questo nuovo posto.

Al prossimo fine settimana ed ovviamente.. Al prossimo post!

Alessandro


domenica 6 luglio 2014

Costruiamo le arnie per le nostre api!

Decidere di fare l'apicoltore è una scelta che si fa in maniera molto inconsapevole rispetto a ciò a cui si andrà incontro.
Così almeno è stato per noi..
Ho già avuto modo in un vecchio post di spiegare come ci siamo avvicinati a questo incredibile mondo ma, per riassumere il concetto.... Sostanzialmente per caso!

Ciò che ci animava (e ci anima giorno dopo giorno sempre di più) era l'idea di lavorare con le api, di prendercene cura, di estrarre il miele...

Poi, man mano che ci si addentra in questo mondo ci si rende conto che, se si vuole fare veramente un lavoro fatto bene, non ci si può affatto limitare a quanto sopra.

La comprensione delle api, del loro ritmo di lavoro, dei loro mille equilibri millenari non si può riassumere in un libro oppure in alcuni anni di gestione dell'apiario. E questo lo diciamo noi che un'apiario lo gestiamo da nemmeno due anni.

Costruire passo dopo passo le arnie è uno dei diversi sistemi che abbiamo a disposizione per avvicinarci un po' di più a loro. E' anche vero che costruire le arnie da sè è un po' più economico rispetto all'acquisto delle "casette" già pronte ma se consideriamo le decine e decine di ore serali se non notturne dedicate alla falegnameria non è tanto il costo a fare la differenza.

Secondo noi il punto fondamentale è che le ore passate a studiare le misure, a tagliare le assi di abete grezzo e ad assemblare i pezzi ci permettono di addentrarci un po' di più nel loro mondo.
Costruiamo le loro case perchè siano in esse al sicuro, perchè si trovino a loro agio e perchè dunque possano lavorare nel migliore dei modi e possano stare, per quanto possibile, in salute.

Secondo noi non è la stessa cosa acquistare le arnie già pronte, metterle in apiario e via. Si può fare ovviamente e noi stessi l'abbiamo fatto, però l'autocostruzione ragionata per bene ti spinge di più a pensare per il bene del superorganismo alveare.

E poi alla fine conosci ogni misura, ogni spazio, ogni incastro di quella casa ed hai quindi inevitabilmente più consapevolezza di dove stai mettendo le api.

Ed ecco appunto, dopo lunghe serate di lavoro, i primi risultati concreti...

Al prossimo post!

Alessandro

I nidi delle prime due arnie sono quasi completi

Lati delle arnie in fase di incollaggio

Falegnameria un po' spartana, ma funzionale!

Al lavoro con scalpello da legno su un pezzo del fondo dell'arnia
Il nido è stato posizionato sopra il fondo, appena costruito

Lavoro ultimato per quest'arnia (manca solo il tetto di lamiera e la verniciatura)







L'arnia appena ultimata ha anche la trappola per il polline montata!


Il cassettino per il polline leggermente aperto..