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domenica 30 novembre 2014

Continua la lunga marcia verso l'agognata primavera 2015 -Alveari in salute (nonostante un saccheggio)-

E così domani sarà già il primo dicembre 2014. Come dire che l'anno nuovo è ad un passo insomma.. Il freddo qui a Stroppare di Pozzonovo non è ancora arrivato ed anche oggi la temperatura si è attestata sui 13-14° C.
Come al solito qui da noi il clima è molto umido e tra piogge e nebbie i giorni passano.

Le poche giornate soleggiate sono manna dal cielo per le api che ne approfittano per uscire dall'alveare. Eccone alcune, immortalate un paio di settimane fa, intente a ritornare alla loro casa...



Ci siamo lasciati l'ultima volta con l'apiario a quota 21 alveari, tutti in buona salute. Oggi purtroppo uno manca all'appello. L'arnia nr. 4 era più debole delle altre e, come più di qualche volta accade, con l'autunno e la conseguente scarsità di cibo, è arrivato il saccheggio dell'alveare.

Api di altri alveari hanno deciso di entrare in massa nella debole arnia nr. 4 ed hanno fatto razzia di tutto il miele che essa conteneva. Le api che vi risiedevano sono state uccise.

La Natura è fatta così... Un'alveare debole non avrebbe avuto speranze di superare l'inverno e la scarsità di nettare e polline hanno fatto sì che le api degli altri alveari dessero vita al saccheggio.

Il saccheggio è avvenuto il giorno 11 novembre ed il caso ha voluto che fossi in apiario in quel momento. Come si vede dalla foto che ho scattato quel giorno l'attacco è evidente. Una moltitudine di api entra nell'arnia nr. 4 (gialla) mentre gli ingressi delle altre arnie erano liberi.
Ho provato ad arrestare l'azione gettando prima acqua sulle api che entravano e poi mettendo dell'erba sul predellino di volo per ostacolare l'entrata.



Tutto inutile.

I manuali di apicoltura dicono di operare come descritto in caso di saccheggio ma la realtà è che se le api decidono di saccheggiare un'alveare nulla potrà impedirlo.

Ho parlato con un apicoltore che diceva di aver chiuso l'arnia che stava subendo un saccheggio, di averla portata per due giorni in cantina e di averla quindi riportata in apiario. Ebbene l'alveare è stato saccheggiato lo stesso.

In ogni caso, a parte questo incidente di percorso, tutto prosegue come dovrebbe. Gli alveari sono stati invernati con buone scorte di miele ed ora stiamo effettuando i trattamenti a base di acido ossalico sublimato al fine di contrastare l'acaro varroa.

Credo faremo almeno 3 trattamenti ripetuti a distanza di 7-8 giorni l'uno dall'altro al fine di abbattere la totalità degli acari.

Oggi abbiamo terminato la prima tornata di ossalico sublimato. Piove ma qualche ape esce lo stesso alla ricerca di nettare e polline. Poi capita che il freddo e la pioggia prendano il sopravvento e qualcuna non fa ritorno all'alveare.
Ecco una bottinatrice che ho trovato esausta aggrappata sul retro di un'arnia. Non ce la faceva più ed era zuppa d'acqua. L'ho portata dentro al suo alveare.



In queste serate autunnali stiamo continuando a costruire nuove arnie modello Dadant Blatt da 10 telaini in maniera tale da farci trovare pronti per la primavera 2015. Stiamo inoltre costruendo quanti più telaini possibile perchè, abbiamo imparato quest'anno, quando arriva il momento giusto (maggio) non bastano mai.

Al prossimo post!

Alessandro

sabato 22 novembre 2014

Corso sulle tecniche di produzione della pappa reale a Treviso. Grazie di tutto.

Ieri ed oggi io e mia moglie Ilaria abbiamo avuto la grande fortuna di partecipare ad un corso sulle tecniche di produzione della pappa reale tenuto a Treviso da Bruno Pasini, grandissimo apicoltore.
Sono stati due giorni intensi, ricchi di informazioni tecniche, ma non solo...

Sono state illustrate diverse tecniche relative alla produzione della pappa reale e sono stati spiegati molto bene anche altri concetti riguardanti il mondo delle api; le loro abitudini ed i prodotti dell'alveare. Si è infatti parlato anche di polline e di miele.

Si è parlato di come il COPAIT stia lavorando, pur tra mille difficoltà di varia natura, per tutelare la pappa reale fresca italiana, per farla conoscere il più possibile alle persone e per far sì che ci sia una corretta informazione per quanto riguarda questo prodotto nei confronti dei consumatori.

In proposito invito tutti a visitare il sito

 http://www.pappareale.org/

Devo dire che sia io sia mia moglie siamo rimasti sinceramente colpiti dalla passione che mettono queste bravissime persone in questo compito, così difficile. Stiamo parlando di apicoltori che hanno la loro azienda da portare avanti ma che NON si limitano a star dietro al loro orticello ma che, per il bene dell'apicoltura e del prossimo in generale, si danno da fare come forsennati per far passare dei concetti, per fare informazione

Ho visto persone che hanno preso l'aereo da Bari e dalla Sicilia per venire a Treviso a raccontare la loro storia e la loro esperienza con la produzione della pappa reale italiana.

C'è sicuramente tanto da fare e non è facile farlo perchè non vi sono fondi e perchè non c'è tanta partecipazione da parte di diversi produttori. Ma ho visto tanta voglia, ho visto una platea di corsisti composta in larga misura da giovani, uomini e donne, ho visto un grande interesse.

Abbiamo avuto la possibilità di arricchire il nostro patrimonio di conoscenze grazie allo scambio di idee, apisticamente interessanti, con altre persone che sono venute a Treviso da varie parti d'Italia.

Io, mia moglie e mio cognato, impegnati nel nostro progetto TerraFiorita, di certo non lesineremo sforzi per approfondire il più possibile questa materia e per cercare di produrre anche noi questo incredibile prodotto dell'alveare che è la pappa reale.

Speriamo di essere in grado di dare magari anche solo un piccolo contributo alla causa della valorizzazione e della tutela della pappa reale fresca italiana.

Di certo ce la metteremo tutta. Grazie a Bruno Pasini, grazie a Francesca, grazie a Savino Petruzzelli e grazie a tutti gli altri che hanno permesso la realizzazione di questo corso. Grazie perchè ci avete emozionato e perchè avete arricchito la nostra cultura.

A presto.

Alessandro Capuzzo