Oggi, 10 aprile, abbiamo visitato le nostre api
alle ore 19:00. Il sole era ancora alto e la temperatura si
attestava sui 17°.
Lo scopo della visita era controllare lo stato di
sviluppo delle famiglie per capire i progressi fatti rispetto alla
nostra ultima visita del 6 aprile.
Quattro giorni fa avevamo
provveduto ad inserire in ciascuna arnia un telaino da melario per la
lotta con metodo bio meccanico alla varroa e 2 telaini da nido, per
dar sfogo alla spinta di crescita delle famiglie.
In entrambe le arnie abbiamo constatato
che uno dei due telaini da nido è in corso di costruzione. Le api
hanno quasi ultimato di creare il favo con la cera. L'altro telaino
da nido e quello da melario invece erano ancora intatti, segno che
le api non hanno ancora iniziato a lavorarci.
Le api hanno quasi completamente costruito il favo di uno dei due telaini inseriti 4 giorni fa |
D'altro canto il tempo continua ad
essere poco propizio. Oggi è stata effettivamente un bella giornata
ma il tempo buono non è ancora costante. Con queste condizioni le
api sono limitate nella loro attività; in ogni coso riteniamo
positivo che abbiano quasi ultimato di costruire uno dei due telaini
da nido su ciascuna arnia.
Abbiamo controllato anche il cassettino
posto sotto ciascuna arnia e la cui funzione è appunto quella di
contribuire al controllo dello stato di salute dell'alveare. Tra i
residui trovati nel cassettino non abbiamo trovato tracce di varroe,
il che è molto positivo.
Abbiamo quindi velocemente estratto e
poi reinserito nell'arnia, uno ad uno, i telaini al fine di capire
come si stava sviluppando lo sciame. Abbiamo notato la presenza di
ottime scorte di miele (2 telaini pieni per ciascun alveare ai quali
bisogna aggiungere la corona di miele presente su ciascun telaino (la
corona è la zona del favo posta più in alto).
Gli altri telaini erano popolati da
covata, sia fresca sia opercolata (l'opercolo è il sottile strato di
cera con cui le api sigillano ciascuna celletta del favo -per quanto
riguarda le celle che accolgono covata- una volta ultimata la
nutrizione a ciascuna larva destinata a diventare un'ape).
Ma perchè il titolo di questo post è:
adeguarsi ai tempi della natura?
La risposta è: per sottolineare che oggi noi non l'abbiamo fatto ed abbiamo sbagliato.
Cos'è successo... L'errore sta
nell'orario in cui abbiamo effettuato la visita, ovvero le 19:00. E'
vero che le giornate si stanno allungando e che, come detto poco
sopra, il sole era ancora abbastanza alto in cielo, tuttavia non
abbiamo tenuto in considerazione due fattori:
1 – a differenza della scorsa volta
non abbiamo notato movimento davanti alle arnie, segno che le
bottinatrici erano già rientrate per l'incombere della sera. Questo
significa che all'interno dell'alveare era presente senz'altro un
numero di api considerevolmente più elevato rispetto a quelle che
avremmo trovato se avessimo ispezionato le arnie alle 16:00, per
esempio.
Le api bottinatrici sono quelle più
anziane ed anche quelle più propense a pungere...
2 – le api lavorano sodo tutto il
giorno e dunque alla sera desiderano anche loro riposare. Quindi è
sconsigliabile aprire le arnie di sera sia perchè disturbiamo le api
sia perchè, come conseguenza di questo, esse sono più nervose del
dovuto.
Il lavoro ed altre questioni ci hanno
portato a visitare comunque l'apiario ma così facendo abbiamo
imposto i nostri ritmi alle api, sbagliando.
Nel corso della visita le api erano
infatti sensibilmente nervose ed aggressive (ed abbiamo rimediato una
puntura a testa!)...
In futuro cercheremo di migliorare
questo aspetto nella logica del rispetto delle abitudini e del tempo
delle api e dunque della Natura.
Ecco il video dal quale si può vedere il controllo effettuato sull'arnia nr. 01.
Ecco il video dal quale si può vedere il controllo effettuato sull'arnia nr. 01.
Al prossimo post!
Alessandro
Nessun commento:
Posta un commento