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domenica 26 luglio 2015

Passione, dedizione e tecnica. Le basi per la produzione della Pappa Reale fresca italiana

La pappa reale viene prodotta dalle api aventi un'età compresa tra i 5 e i 14 giorni per mezzo delle ghiandole ipofaringee e mandibolari.
Tutte le api vengono alimentate esclusivamente con pappa reale per i primi 3 giorni di vita (dalla schiusura dell'uovo sino al terzo giorno per l'appunto); soltanto le regine vengono nutrite, per l'intera loro vita, con pappa reale.
La regina nasce da un uovo identico a quello di una normale operaia però, grazie al nutrimento che apporta la gelatina reale essa diviene più grossa e pesante dell'operaia. La pappa reale ha poi un risvolto importante anche sulla durata della vita della regina. La "sovrana" infatti può vivere sino a 5 anni mentre le operaie vivono in media 45 giorni (fonte: La Gelatina Reale -Copait-).

In queste parole sono racchiusi milioni di anni di storia dell'evoluzione della specie. E' fantastico prendersi cura delle api perchè si ha il privilegio di osservare una società animale incredibilmente sviluppata ed organizzata.

I prodotti dell'alverare sono essi stessi sorprendenti e tra loro la pappa reale non passa di certo inosservata. Basti pensare che al giorno d'oggi, con le conoscenze e gli strumenti tecnologici di cui disponiamo, una parte della composizione della gelatina (o pappa) reale è ancora sconosciuta.

Un prodotto del genere quindi non può non interessare!

L'esperienza di apicoltura che sto vivendo quindi non poteva prescindere dalla conoscenza approfondita anche di questo prodotto apistico.

Grazie ad un bellissimo corso che ho seguito lo scorso anno e grazie allo studio della letteratura che ho trovato sull'argomento, ho appreso i rudimenti teorici della produzione della pappa reale.
Nel 2015 sono iniziate le mie prime esperienze sul campo.


I miei primi cupolini accettati e contenenti pappa reale
 

Se c'è una cosa che ho imparato chiaramente è che per poter ottenere della gelatina reale è necessario disporre di una famiglia d'api estremamente popolata perchè la componente calore è fondamentale e solo un numero elevatissimo di api lo può garantire.

In effetti le prime prove effettutate a fine maggio scorso sono andate decisamente male dal momento che non riuscivo ad ottenere nulla. Il motivo però era semplice: le famiglie di cui disponevo erano troppo poco popolate.

Ma andiamo per ordine e capiamo come si mette in produzione una famiglia d'api.

Il concetto di base nella produzione della pappa reale è la suddivisione della famiglia in modo tale che una parte di essa sia orfana, ovvero priva di regina.

Questo risultato si può ottenere in vari modi e noi abbiamo scelto di procedere con il metodo cosiddetto "verticale".
Sostanzialmente partiamo da una famiglia molto popolata che disponiamo su un nucleo da 6 telaini; a questo si sovrappone un altro corpo-cassa (che può essere un altro nucleo privo del fondo oppure, come ho fatto io, un corpo costituito da 2 melari). I due corpi devono essere separati da un escludi regina.

Al "piano terra" lasciamo la regina, polline, scorte e covata. La parte superiore (il "primo piano") dovrà avere due telai di miele ai lati esteri e poi covata (in parte opercolata ed in parte fresca).

Dovrà rimanere libero uno spazio al centro del corpo superiore. In quello spazio andremo a porre un telaino detto "porta stecche" sul quale inseriremo, per l'appunto, una stecca dotata di cupolini che servono per simulare la conformazione della cella reale.

In questi cupolini inseriremo delle larve molto giovani.


Un bellissimo favo le cui celle contengono larve d'ape di pochissime ore di vita


Dal momento che la parte superiore della colonia è orfana (grazie all'escludi regina che la divide dalla parte posta al "piano terra") questa sezione sarà incentivata ad allevare delle nuove regine ed è per questo che le larve da noi innestate verranno nutrite con pappa reale.

Ciò che è importante è che 72 ore dopo l'innesto delle larve ci rechiamo in apiario per estrarre la stecca innestata 3 giorni prima al fine di ottenere la nostra pappa reale (dopo aver ovviamente tolto le larve che avevamo inserito nei cupolini).

La condizione di orfanità della famiglia si può ottenere come detto con vari metodi: il verticale, l'orizzontale, l'impiego di un'arnia cosiddetta "cassone all'italiana" ed altri ancora.
Io per il momento ho scelto di iniziare con questo metodo che, dalle prime sensazioni, mi pare razionale.

Seguiranno naturalmente gli aggiornamenti su questa bellissima esperienza che sto vivendo...

Al prossimo post!

Alessandro

sabato 18 luglio 2015

Luglio da tripla A: Api, Afa, Adrenalina e... Pappa Reale!

E' un mese di luglio infuocato in gran parte del nostro Paese e così nel nostro piccolo paesino di Stroppare, dove si snoda, giorno dopo giorno, la storia di TerraFiorita. Con temperature massime che sfiorano i 40°C e livelli di umidità molto alti è un'avventura inoltrarsi tra gli alveari.

Le api appaiono piuttosto nervose e, come si vede da questi scatti, molte stazionano all'esterno dell'alveare in cerca di un po' d'aria.

Siamo peraltro nel periodo di massimo sviluppo delle famiglie e, quindi, si lavora con l'afa asfissiante in mezzo ad una moltidudine impressionante di api. E' indubbiamente emozionante!
















Il prossimo fine settimana toglieremo tutti i melari dalle nostre arnie così da poter effettuare gli opportuni trattamenti volti a contrastare l'avanzata dell'acaro varroa destructor che in alcuni alveari è presente in maniera abbastanza consistente.
Quest'acaro, presente ormai da decenni in Italia, se non controllato porterebbe alla completa distruzione delle famiglie d'api.

Nell'arco della settimana appena trascorsa ci siamo dati da fare creando altri 5 nuclei (quindi 5 nuove famiglie) attingendo favi con api dalle varie arnie dell'apiario ed innestando in ciascun nuovo nucleo un'ape regina già fecondata.

Infine sono state trasferite le api che erano presenti in due arnie da 12 favi in altrettanti nuclei da 6 favi sovrastati da 2 melari da 5 favi (i due melari sovrapposti hanno le stesse misure del nucleo sottostante). Le api presenti in queste due arnie da 12 erano famiglie finalizzate alla produzione di pappa reale che avevamo inserito nelle arnie da 12 al fine di permettere la crescita ed il rinforzamento delle colonie in questione.
Ora sono sufficientemente forti e dunque le mettiamo in condizioni di produrre la pappa.


Travaso delle api dall'arnia da 12 favi al nucleo da 6 favi

Il nucleo da 6 favi sottostante contiene anche la regina mentre il corpo superiore -formato dai due melari- è orfano, dunque privo di regina. Tra i due corpi è stata frapposta una griglia escludi regina per evitare che la regina possa salire nel piano superiore.
Domani inserirò in un'unità da pappa reale una stecca dotata di 60 cupolini all'interno dei quali verrà adagiata una larva d'ape molto, molto giovane. La parte orfana della famiglia sarà incentivata ad allevare una nuova regina e nutrirà le larve da me inserite  nei cupolini con pappa reale.

Mercoledì prossimo vedremo il risultato!


Unità da pappa reale pronte

 
Al prossimo post!

Alessandro

domenica 5 luglio 2015

Biodiversità e api d'estate a Stroppare

Visite in apiario ieri ed oggi anche se con tuta, maschera e guanti faceva veramente caldissimo! Oggi alle 14:00 c'erano circa 36°C. e vento praticamente assente.. L'afa si fa sentire anche qui a Stroppare nel nostro apiario.

Il tiglio è sfiorito già un paio di settimane fa a causa di alcuni violenti temporali che hanno determinato la caduta dei fiori. In ogni caso la grande varietà di flora disponibile nei pressi dell'apiario sta permettendo alle api di proseguire la raccolta di nettare e polline in quantià discrete.

Il trifoglio la fa ora da padrone ma non solo... Ci sono l'erba medica, il sinforicarpo, la kniphofia e moltissimi altri fiori estivi...

Ecco alcuni scatti "rubati" alla natura in questi giorni...


Kniphofia ed ape bottinatrice in arrivo




L'unico problema che riscontriamo in apiario in questi giorni è l'assenza della regina sull'arnia nr. 12. Si tratta di un'alveare di cui ho parlato qualche post fa. Sostanzialmente la famiglia aveva autonomamente allevato una nuova regina che è indubbiamente nata perchè le celle reali che erano presenti nell'arnia si presentano aperte e vuote.

Tuttavia, dopo un paio di settimane dalla nascita della nuova regina ancora non si notano uova e non si riesce a scorgere la regina stessa.

L'alveare è orfano. Per qualche motivo la nuova regina che, presumibilmente, è partita per il volo di fecondazione non ha fatto ritorno alla base...

A questo punto proveremo, la prossima settimana, ad innestare in questa famiglia, una regina già fecondata ma non c'è alcuna certezza che la regina stessa venga accettata perchè la colonia comincia ad essere orfana da troppo tempo. In ogni caso vale sicuramente la pena di tentare!

Ancora una settimana e poi inizieremo ad effetture i primi veri test con gli alveari da pappa reale. Sinora infatti non abbiamo raccolto alcunchè in termini di pappa reale perchè gli alveari destinati a questa produzione erano dei piccoli nuclei, ancora troppo deboli.
Ora abbiamo delle famiglie decisamente forti e dunque le prove possono avere inizio!

La prossima settimana sarà importante anche perchè creeremo altri cinque nuovi nuclei d'api prelevando un favo di covata da ciascuna famiglia attualmente presente in apiario.. Insomma, continua la crescita!

A fine luglio/primi di agosto toglieremo i melari attualmente presenti sopra i nidi e daremo corso alla nostra prima smielatura.. Di certo una grande soddisfazione!

Vi lascio con un breve video registrato poco fa... Fa caldissimo ma il via vai delle nostre amiche api è impresssionante...




Al prossimo post!
Alessandro