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sabato 4 maggio 2013

Asportazione della covata da fuco dal telaino trappola e controllo dei melari

Sono passati 9 giorni dalla nostra ultima visita in apiario. Era il 25 aprile scorso e in quell'occasione avevamo inserito l'ultimo telaino da nido dotato di solo foglio cereo, così da completare i 10 telaini previsti per ciascuna arnia, ed avevamo posizionato i melari.

I giorni seguenti sono stati, da un punto di vista meteorologico, quasi un disastro.. Pioggia praticamente tutti i giorni (tranne ieri ed oggi).. E quando non pioveva comunque il cielo era coperto e tirava spesso un venticello fastidioso..

Per questo motivo non ci aspettavamo oggi di trovare grandi tracce di lavori nei melari.

La nostra visita era però incentrata sul controllo dei telaini da melario che avevamo posizionato nei nidi (cosiddetti telaini trappola; uno per ciascun nido). In occasione della nostra visita del 25 aprile avevamo visto che il favo costruito dalle api sotto la base del telaino da melario era pieno di larve di fuco ancora fresche.

Da quella data sono passati come detto 9 giorni e, considerando che i fuchi sfarfallano dopo 24 giorni dalla deposizione dell'uovo, oggi ci aspettavamo di trovare le cellette dei favi in questione tutte chiuse (opercolate).

Effettivamente aprendo le arnie abbiamo trovato esattamente questa situazione per cui, dopo aver estratto il telaino trappola dal nido, abbiamo tagliato la parte di favo costruita dalle api sotto la base del telaino stesso e carica di covata da fuco opercolata. E così abbiamo fatto per entrambe le arnie.

Il telaino da melario, ora libero dal favo naturale che abbiamo tagliato, è stato riposizionato all'interno dell'arnia per dar corso nuovamente a questa operazione nelle prossime settimane.

Come ho già detto in un precedente post questa operazione ci permette di eliminare molta covata da fuco; tale covata è quella preferita dall'acaro varroa, che è particolarmente dannoso per le api.

Si tratta di un metodo di lotta alla varroa che è bio-meccanico, perchè non prevede l'impiego di alcuna sostanza chimica o comunque non naturale.

Ecco come si presentava il favo, carico di covata da fuco opercolata, una volta tagliato..

 
 
Le api rimaste attaccate al favo sono state successivamente spazzolate a terra per mezzo di una spazzola bagnata d'acqua. Le api infatti, una volta bagnate, rimangono tendenzialmente a terra, per poi ritornare dopo qualche minuto al loro alveare d'origine.
 
 
Una volta ultimate queste operazioni abbiamo controllato alcuni telaini a campione e non abbiamo notato nulla di preoccupante. Anzi, abbiamo visto ancora molta covata (di api operaie) in gran parte opercolata, e grandi scorte di miele all'interno dei nidi.
 
Dai controlli dei cassettini in lamiera posti sotto le arnie non abbiamo riscontrato presenza di varroe cadute.
 
 
I melari, già dotati di 8 telaini ciascuno (dotati di solo foglio cereo) erano praticamente ancora intatti. Vi erano alcune api che li stavano iniziando a popolare ma la costruzione dei relativi favi era ancora quasi del tutto assente.
D'altro canto, come detto poco sopra, dei 9 giorni trascorsi dall'ultima visita almeno 7 sono stati piovosi..
 
Ecco un video da cui si vede la parte finale del controllo sui telaini eseguito sull'arnia nr. 01...
 
 



Ora contiamo di tornare a visitare le nostre api il prossimo fine settimana. Speriamo che il tempo sia clemente così da permettere alle api di bottinare sui fiori dell'acacia, che proprio tra ieri ed oggi ha iniziato a fiorire..!

Al prossimo post..!

Alessandro

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