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domenica 26 ottobre 2014

Invernamento degli alveari -la magia dell'apiario in pieno autunno-

Il mondo schizofrenico in cui viviamo normalmente spesso non lascia spazio e tempo allo svilupparsi delle nostre emozioni e dei nostri desideri veri, quelli che teniamo da qualche parte dentro di noi ma per mille motivi non possiamo o non riusciamo a tirare fuori.

L'autunno è iniziato ormai da qualche tempo ed in linea con la stagione le temperature si sono abbassate di diversi gradi.. Gli alberi hanno avvertito subito il cambiamento di stagione e le foglie hanno iniziato a cadere rendendo un po' malinconico ma anche romantico il paesaggio. 

Il nostro apiario sorge in mezzo ad alberi a foglia caduca per cui tutto intorno ad esso le foglie secche hanno iniziato a ricoprire il terreno. Le api continuano il loro via vai ma in maniera molto più calma rispetto all'estate in ragione sia delle temperature più basse sia della scarsa fioritura che caratterizza questo periodo.

Il sole scalda ormai debolmente le arnie ed il tramonto rende tutto veramente quasi magico. E' bellissimo osservare, verso sera, le ultime api bottinatrici tornare con il loro carico di nettare, come sempre fondamentale per la vita dell'alveare.


Particolare del nostro apiario di Stroppare di Pozzonovo (Pd)


Ci siamo lasciati a fine agosto con 21 alveari e ci ritroviamo oggi 26 ottobre 2014, nel pieno dell'autunno, sempre con i nostri 21 alveari e con diverse cose da raccontare...

Lo scorso anno abbiamo commesso l'imperdonabile errore, dovuto all'inesperienza, di iniziare a nutrire artificialmente le colonie d'api solo all'inizio di novembre. Chi conosce un po' di apicoltura sa che questa è una vera e propria follia.

Non avendo sostenuto i nostri alveari, che lo scorso anno altro non erano che nuclei su 6 - 7 telaini, ci siamo trovati a perdere alcuni di essi e ad affrontare l'inverno, del tutto impreparati, con soli 2 nuclei d'api.

Per tutto l'inverno abbiamo sostenuto amorevolmente queste due famiglie di api, abbiamo rischiato lo stesso di perderne una ma non abbiamo mollato e, complice un inverrno per nulla rigido, ce l'abbiamo fatta e abbiamo portato queste due famigliole d'api (di cui una veramente molto debole) in primavera.

Memori di quanto descritto ci siamo proposti, per il 2014, di non commettere nuovamente un simile errore e così, ligi a quanto descritto nei manuali d'apicoltura, abbiamo iniziato a fornire gradualmente ma con costanza alle famiglie di api dello sciroppo zuccherino sìn dalla fine di agosto quando le fioriture nelle nostre zone hanno iniziato a scarseggiare.

Ciò ha permesso alle api di immagazzinare molto nutrimento in vista dell'inverno. In alcuni alverari più deboli degli altri abbiamo inserito un telaino di miele opercolato estratto a luglio 2014 in aggiunta alla nutrizione artificiale a base di sciroppo zuccherino.


Il nostro apiario di Stroppare in una foto scattata i primi giorni di ottobre 2014


Nelle ultime 2 settimane abbiamo poi tolto da tutti gli alveari i favi privi di scorte e/o covata, quindi vuoti e li abbiamo messi a magazzino, pronti per essere utilizzati a primavera 2015.

Ad oggi abbiamo alcuni alverari ancora su 10 telaini, ed altri su 6 o 7 telaini. In tutte le famiglie le regine sono presenti ed attive, anche se in alune colonie lo sono di più rispetto ad altre che hanno perciò meno covata.

Tutte le famiglie comunque dispongono ad oggi di un buon numero di api e di ottime scorte di miele. Discrete anche le scorte di polline, importato naturalmente dalle api sulle fioriture che ancora trovano.

Siamo francamente soddisfatti del lavoro svolto sinora in questo 2014 perchè abbiamo acquisito molta esperienza che invece di mancava lo scorso anno. Naturalmente molta strada deve essere ancora percorsa e di certo affronteremo ancora molte delusioni dovute di sicuro a nostri errori di gestione ma d'altro canto si sa, le cose che si imparano meglio sono quelle che si apprendono sulla propria pelle, quelle per cui si soffre.

Nelle prossime due settimane completeremo l'attività di invernamento degli alveari vedendo se vi sono altri favi vuoti o semivuoti da togliere dalle arnie e vedendo altresì se sarà necessario aggiungere altri favi carichi di miele opercolato come provvista per l'inverno.

Prima di dicembre di certo tratteremo gli alveari con dell'acido ossalico sublimato al fine di tenere sotto controllo l'infestazione dell'acaro varroa destructor.

Al prossimo post!
Alessandro