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domenica 1 dicembre 2013

Ottobre e novembre: due mesi decisivi per il benessere dell'alveare

Oggi è il primo dicembre ed è passato ormai un pezzetto dal mio ultimo post.. Il mese di novembre appena trascorso ha rappresentato un'importante fonte di apprendimento sulla complessa società delle api.
Il mese si è aperto con una visita agli alveari compiuta il primo di novembre. La visita ci è stata suggerita dalla scarsa attività presente in uno dei nostri tre nuclei.. Perché c'era poco via vai di api dall'alveare?
Aprendo il nucleo abbiamo subito notato che le api si muovevano pochissimo ed inoltre, cosa estremamente insolita, la regina visibilmente magra era aggrappata al tetto..
Queste api hanno fame!
Purtroppo siamo stati traditi dalla scarsa esperienza.. Il clima particolarmente mite e le temperature praticamente primaverili (21 gradi C il giorno 1 novembre) non ci hanno fatto scattare il campanello d'allarme relativo alla scarsità di cibo.. Le fioriture non ci sono più e le nostre api soffrono la fame.. Le scorte all'interno degli alveari sono esaurite.
Avremmo quindi dovuto iniziare a nutrire artificialmente almeno da metà settembre.. Siamo in estremo ritardo e le conseguenze ci saranno...
Oggi è il primo dicembre. È passato un mese esatto. Da quel giorno abbiamo iniziato a nutrire le famiglie con costanza per mezzo di sciroppo zuccherino particolarmente concentrato (1 litro di acqua e 3 kg di zucchero più limone).. Così facendo siamo riusciti a riprendere 2 famiglie su 3. Quella più debole presenta oggi una quantità di api irrisoria e non ce la farà ad arrivare a primavera. Quindi, fatte salve altre sorprese, arriveremo al 2014 con 2 alveari, gli stessi con cui eravamo partiti a marzo scorso, dopo essere arrivati a gestirne 5. Ricapitoliamo i motivi per cui abbiamo perso 3 famiglie...
- Errore nel trattamento con l'acido ossalico.. Troppo ossalico per ciascun telaino.
- Inserimento delle api superstiti dell'alveare di cui sopra in un altra arnia senza prendere particolari precauzioni.. Risultato: battaglia all'interno dell'arnia, perdita della regina e conseguentemente dell'alveare.
- Iniziato troppo tardi il nutrimento artificiale stimolante.. Perdita di un'altro alveare.

Sarebbe ipocrita dire che abbiamo subito queste perdite senza soffrirne.. Ci siamo rimasti male, altroché.. Però poi si va avanti con la convinzione di aver imparato tanto.
D'altronde gli apprendimenti più importanti sono sempre quelli che scaturiscono da propri errori.

Ne abbiamo fatto tesoro ed applicheremo queste competenze l'anno prossimo...

Al prossimo post!

Alessandro

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