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domenica 12 gennaio 2014

Trasferiamo gli alveari nel nuovo apiario in concomitanza con la fioritura del nocciolo

Oggi è il 12 gennaio 2014. Siamo ancora in pieno inverno ma le temperature sono di certo abbastanza elevate per il periodo. Oggi alle 14:30 avevamo circa 8°C, una temperatura più che accettabile per essere a gennaio!
Ieri abbiamo dato corso al 3° trattamento con ossalico sublimato sul nucleo più debole mentre oggi è toccato al nucleo più forte.
Le varroe cadute sono in decisa riduzione. In particolare abbiamo notato, sotto al nucleo più debole, appena 6 varroe cadute dopo il 3° trattamento eseguito ieri.
Domani o dopodomani controlleremo il numero di varroe cadute dal nucleo più forte che abbiamo trattato per la terza volta oggi.

Oggi abbiamo colto l'occasione anche per trasferire i 2 nuclei in quello che sarà il nuovo apiario, sito a ca. 3 km dal luogo attuale.

Abbiamo scelto di trasferire oggi i nuclei perché proprio ieri è fiorito il nocciolo e, nel nuovo apiario, vi sono 4 belle piante di nocciolo in fiore.

Questa pianta è veramente molto importante perché è praticamente la prima dell'anno che fiorisce e rappresenta una fonte di polline non indifferente. E' chiaro che, dopo alcuni mesi di scarsità estrema, se non assenza, di fioriture il nocciolo è veramente una manna che dà il via alla nuova stagione apistica.

Ecco i nuclei nella loro nuova sede..




Dietro ai due nuclei (parzialmente nascosti da alcune piante) un salice e, più a sinistra, il nocciolo

Dopo aver trasportato i nuclei dal vecchio al nuovo apiario abbiamo aperto le porticine dei due alveari. Trascorso qualche minuto un'ape esploratrice si è affacciata all'uscio ed ha spiccato il volo; un volo in verticale, sopra gli alveari per almeno cinque metri di altezza. Il volo aveva una traiettoria a spirale.
Si tratta della prima esplorazione del nuovo territorio.

Ecco l'ape esploratrice di ritorno dal volo di esplorazione, posata sul coprifavo.



 
Abbiamo infine eseguito il terzo trattamento con ossalico sublimato sul nucleo più forte.
 
Ecco la fase di accensione del fuoco, posizionato sotto al sublimatore. Abbiamo riparato il nucleo (in polistirolo) per mezzo di una paratia di legno e, per maggior sicurezza, con uno strato di carta stagnola.
 

 

 
Ecco infine una vista panoramica sui nostri due amati alveari. Sopra di essi sono visibili le infiorescenze del nocciolo.


Al prossimo post!

Alessandro



 


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