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sabato 8 febbraio 2014

Prima (rapida) visita interna agli alveari della stagione

Oggi alle 14:00 avevamo circa 13°C ed un bel sole splendente. Visionando dall'esterno gli alveari abbiamo notato un gran via vai di api ed una discreta importazione di polline su entrambi i nuclei.

Abbiamo deciso di approfittare di questo splendido pomeriggio per aprire gli alveari ed ispezionarne l'interno. E' la prima visita interna degli alveari per la stagione apistica 2014.

La visita è stata comunque molto rapida perché anche se la giornata è stata molto bella non dobbiamo dimenticare che è pur sempre l'8 di febbraio e non è il caso di eccedere.

Il nucleo più forte è apparso anche dall'interno veramente tale: abbiamo notato una grandissima quantità di api su tutti e 6 i telaini del nucleo e una gran quantità di covata sia fresca sia opercolata. La covata opercolata era disposta in maniera uniforme sui telaini e dunque non ci desta alcuna preoccupazione.

Abbiamo posizionato sopra il coprifavo un nutritore a depressione contenente circa 750 ml di sciroppo zuccherino in rapporto 1:2 per sostenere l'alimentazione del nucleo che è in pieno sviluppo.



Particolari della parte esterna anteriore del nucleo più in salute

 
Abbiamo quindi aperto il nucleo debole, sapendo che avremmo trovato poche api all'interno. Effettivamente è stato così. Poche api, ma molto attive e combattive, tantissime scorte di miele e.... La Regina.

Ebbene si, l'alveare ha poche centinaia di api al suo interno ma la regina ha superato l'inverno ed è dunque viva. Il piccolo glomere di api è posizionato sulla parte anteriore del nucleo e sul telaino centrale c'è anche una piccola (ma veramente piccola) rosellina di covata.

Il punto è che tale covata (quella opercolata) ha un aspetto che non ci piace affatto. Più di qualche opercolo è convesso anziché leggermente concavo come dovrebbe e questo ci ha fatto subito venire in mente la malattia della peste americana.. Un vero spauracchio se fosse vero.

Domani, nel primo pomeriggio, se il tempo sarà clemente come oggi, controlleremo nuovamente il nucleo debole e travaseremo altresì i telaini in esso presenti in un altro nucleo che abbiamo recentemente pulito per bene.

Questo perché sul fondo dell'attuale nucleo debole è presente un gran numero di api morte e, più in generale, la pulizia interna di questo alveare lascia alquanto a desiderare.

Come si sa la pulizia nell'alveare è tutto e la sua mancanza porta al proliferare di malattie di vario genere. Nel nostro caso il nucleo in questione ha sempre avuto poche api ed esse non sono riuscite a mantenere pulito l'alveare.

Quando nel post precedente parlavo di equilibrio mi riferivo anche a questo. Questo nucleo debole è totalmente privo di equilibrio al suo interno, da cui i vari problemi che l'hanno caratterizzato e che lo stanno tuttora caratterizzando.

A domani e al prossimo post!

Alessandro

3 commenti:

  1. Io non so se rischierei di tenermi il nucleo con poche api... o almeno lo porterei lontano da altre arnie...
    Francesco

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  2. Mi sa che se ci fosse impotazione di polline potrebbe diventare forte..

    Nicholas

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  3. Buonasera ad entrambi i commentatori, Francesco e Nicholas. Effettivamente importazione di polline ce n'è Nicholas, però proporzionata alla dimensione della colonia, quindi non molta. Però si notano api che tornano con il polline nelle cestelle.
    Francesco, ti dirò che anche noi abbiamo pensato di non tenere il nucleo una volta che è divenuto così debole, però abbiamo deciso alla fine di tenerlo perché vogliamo fare esperienza anche in questo senso. Vogliamo capire che cosa può comportare tenere un alveare debole, o meglio che è divenuto debole praticamente a dicembre. Siamo consapevoli che sarà più colpito degli altri da malattie di vario tipo o quantomeno che sarà più esposto degli altri ai rischi.
    Vi dirò che non sono molto fiducioso circa le possibilità di questo alveare ma.. staremo a vedere!
    Grazie e a presto..
    Alessandro

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